Enzo Rizzi su TM: “tra musica e fumetto†(puntata 15)
Hell-O Rock’n Rollers! Nella puntata di questo mese cercherò di tracciare una breve storia del connubio tra musica e fumetto. Buona parte dell’articolo che leggerete è stato pubblicato sul magazine “Comic-soon” (edito da NPE) e distribuito in 50.000 copie gratuite in occasione di “Lucca Comics 2011”. A tutti gli appassionati, buona lettura!
1948-2011: tra Musica e Fumetto
di Enzo Rizzi
Il mio “primo contatto” con la rock-band che più di ogni altra avrebbe incarnato alla perfezione il connubio tra musica e fumetto e cioè i “KISS” avvenne nell’estate del 1976 quando, allora tredicenne, gironzolando con i miei genitori nella “Upim” della mia città (Taranto) mi ritrovai per caso nella poco fornita “zona dischi” del suddetto ipermercato. Non è difficile comprendere come, agli occhi di un ragazzino che aveva appena intrapreso il suo viaggio nell’universo del fumetto (con letture che rispondevano al nome di “Sadik”, “Kriminal”, “Satanik” , “Zagor” e “Uomo Ragno” ) la visione della copertina dell’ellepi “Alive I” con quelle quattro figure minacciose vestite di nero che brandendo i rispettivi strumenti come se fossero delle armi spuntavano tra i fumogeni, con stivaloni dai tacchi vertiginosi che li proiettavano verso il cielo ed un face-painting che avrebbe catturato almeno tre generazioni di rock’n rollers , fu come una folgorazione.
I Kiss e con loro Alice Cooper, i W.AS.P. , King Diamond , i Motley Crue (che con il look sfoggiato nella inner-sleeve di “Too Fast for Love” avrebbero fatto nascere in me il desiderio di “disegnare heavy metal” ) sono solo alcune delle band il cui aspetto si è prestato con facilità ad una “trasposizione fumettisitca”. Come si può non vedere nel personaggio della “strega” Alice Cooper o del “vampiro” Gene Simmons, il classico “cattivo dei fumetti”? Il merito di aver realizzato per primi degli albi a fumetti aventi delle pop-star come protagonisti spetta alla ” Eastern Color F.F.” che, a partire dalla primavera del 1948 pubblicò sei albi (“Juke Box Comics”) contenenti bio illustrate di musicisti dell’epoca. Nella metà degli anni ’50 fu la volta della “Atlas” (poi “Marvel”), che mise in commercio un numero unico intitolato “World’s Greatest Songs” al quale fece seguito, verso la fine degli anni ’50, il primo fumetto interamente dedicato ad un unico musicista, (ad opera della “National Comics”, futura “DC Comics”).
Il cantante in questione era Pat Boone , performer dalla faccia pulita che, si racconta , fu “creato a tavolino” come contro-altare alla figura di Elvis che con il suo conturbante movimento del bacino (Elvis “the pelvis”) turbava non poco gli adolescenti dell’epoca. Per parlare di vendite consistenti si dovette attendere solo un paio di anni quando si pensò ad una versione a fumetti avente come protagonisti certi “Beatles” ai quali la “Dell” dedicò un albo intitolato “The Beatles’ Life Story”.
Sempre alla “Dell” si deve la pubblicazione di diversi albi dedicati ai “Monkees”, band “inesistente” (nessuno dei componenti era un musicista), creata a tavolino sulla scia della band di Liverpool e che fu protagonista di un serial della Tv americana. In Italia intanto, nello stesso periodo, il merito di aver per primo combinato le due arti è da attribuire al genio di Guido Crepax (autore di “Valentina” ed appassionato di Jazz) il quale realizzò diverse copertine di ellepi (la più famosa delle quali è senz’altro quella dell’album “Nuda” dei progressive-rockers “Garybaldi”). Ma torniamo ai “Beatles” ed ai “Kiss”.
Tra Marzo e Giugno del ’77 la band di Gene Simmons apparve nei n.12 e n.13 del fumetto “Howard the Duck”, per essere poi protagonisti, un paio di mesi dopo, nell’albo “A Marvel Comic Super Special”. Prima di andare in stampa i “Kiss” si recarono presso la tipografia che avrebbe stampato il fumetto per depositare delle fialette contenente il loro sangue da miscelare con il rosso dell’inchiostro. Negli anni, Paul Stanley e soci sarebbero stati protagonisti di altri fumetti (non autorizzati) così come di miniserie supervisionate dallo stesso Gene Simmons e pubblicate dalla “Image” di Mc Farlane. Lo stesso Simmons avrebbe poi fondato la “Simmons Comics Group” che, in collaborazione con la “IDW” avrebbe pubblicato titoli come “House of Horror” e “Dominatrix”.
Tornando ai “Beatles”, la band di Liverpool sarebbe apparsa sul n.4 di “Marvel C.S.S.” ed in un numero mai pubblicato negli U.S.A. (il “Marvel Super Special #7”, adattamento del film “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”) a causa dell’insuccesso commerciale del film. I “Fab Four” sarebbero poi riapparsi in numerosissimi altri fumetti pubblicati tra gli altri anche dalla “Marvel” (ricordiamo ad esempio la comparsata dei quattro al matrimonio tra Reed Richards e Susan Storm in “Marvels”, fumetto dipinto da Alex Ross).
Passiamo ora ad un’altra mia passione e cioè ad Alice Cooper. Il performer di Detroit, che, pagando il suo tributo al teatro del Grand Guignol, aveva creato il cosìdetto “shock rock” , nel 1979 fu protagonista di un numero speciale edito dalla “Marvel” intitolato “Tales from the inside”, titolo che parafrasava il suo undicesimo album “From the Inside”, viaggio del folle Alice (in preda ai suoi incubi ed alle sue paranoie causate dall’alcolismo) in un manicomio. Alice sarebe tornato al fumetto venti anni dopo con il bellissimo ” The Last Temptation”, realizzato da Gaiman e Zulli e pubblicato dalla “Dark Horse”.
Quando si parla di fumetti “non autorizzati” legati al connubio musica e fumetto non possiamo non accennare ai tipi della “Revolutionary Press ” che tra il 1989 e il 1992 realizzò una collana chiamata “Rock’n Roll Comics” che vide tra i protagonisti Guns N’ Roses, Metallica, Bon Jovi, Rolling Stones e Motley Crue tra gli altri. I fumetti della “R.C.” sarebbero poi stati ristampati nel 2009 dalla “Blueater Productions”. Poi fu la volta di un’altra collana simile “Rock Fantasy Comics”. In tutto 18 numeri che videro raffigurati i Pink Floyd, Led Zeppelin, Jimi Hendrix ed altri ancora. C’è da dire che il denominatore comune di questi albi ,alcuni dei quali vendettero un numero rilevante di copie (vedi “Guns N’ Roses), fu la qualità di testi e disegni piuttosto bassa. Di qualità sicuramente migliore fu il lavoro svolto dalla “Chaos! Comics” che produsse fumetti ispirati a vari gruppi heavy metal o alle loro canzoni (allegarndo in alcuni casi il cd) come accadde per Megadeth, Slayer, Metallica, Anthrax ed Insane Clown Posse.
Sicuramente da non tralasciare è il lavoro svolto da artisti del calibro di Robert Crumb ( autore di una meravigliosa Cover per Janis Joplin), Frank Frazetta (illustratore per i “Molly Hatchet“) , Richard Corben (al servizio per “Meat Loaf“), John Byrne (Cover per Joe Satriani ) così come è impossibile non accennare alla stretta relazione con la musica presente nel mitico “Il Corvo“, fumetto nel quale il suo autore James O’Barr riversa tutta la sua intensa passione per la musica gotica omaggiandola con il trucco del suo personaggio principale e con l’atmosfera che si respira nel racconto.
Passione che sarà esternata anche dal grande Neil Gaiman, i cui characters “Death” e “Morfeo” ricorderanno nel loro look, rispettivamente Siouxie e Robert Smith. A farci da collante con la prossima rockstar che ha legato il suo nome al mondo dei fumetti è il maestro Gene Colan , uno dei più importanti artisti della “Marvel” (disegnatore tra gli altri di “The Tomb of Dracula”) che realizzò un fumetto (mai pubblicato) avente come protagonisti la metal band dei “White Zombie“, capitanata da quel Rob Zombie diventato famoso anche per il suo lavoro come regista horror e come appunto fumettista.
Tra le sue storie ricordiamo “El Superbeasto”, ” Werewolf Women of the S.S.” , “The Nail” , “Bigfoot e “Whatever Happened To Baron Von Shock? “. La nostra veloce panoramica finisce con il “Wolverine del Metal ” cioè il cantante Glenn Dazin,(The Misfits, Samhain and Danzig) che, a capo della “Verotik”, ha pubblicato diversi titoli di un certo successo come “The Jaguar Gods”, “Grub Girl”, “Death Dealer”ed un libro di testi delle sue canzoni illustrato da Simon Bisley. Bene, a questo punto il nostro viaggio nell’universo Rock’n Comics è terminato ( no boyZ…non ho dimenticato il copertinista degli “Iron Maiden”… ma, tempo al tempo) ed a me non resta che salutarvi con il solito : “Stay Heavy(Bone) !
Enzo Rizzi